ieri… ora e sempre
(…) Un piccolo gruppo di uomini di questo popolo ha scritto la più grande pagina della Resistenza europea: la rivolta del ghetto di Varsavia. Duecento giovani affamati, stremati dall’impossibile vita a cui i nazisti avevano costretto gli ebrei in quel ghetto insorsero contro una forza soverchiamente superiore armati di sole pistole, bottiglie Molotov e mani nude. Erano guidati da un comitato centrale di cinque uomini, la somma delle loro età faceva 105 anni. Il capo degli insorti Mordekhai Hanilecitz aveva 19 anni. Tennero testa a 2500 uomini dell’esercito tedesco armati fino ai denti con carrarmati, blindati e lanciafiamme per quattro settimane, una di più dell’esercito polacco. Per avere ragione di quegli ebrei i “superuomini” nazisti dovettero radere al suolo l’intero ghetto pietra per pietra dandolo alle fiamme e bruciando vivi i suoi ultimi abitanti. Quella resistenza eroica e titanica è legata alla storia di tutta la Resistenza, ora e sempre, lo sterminio degli ebrei è opera dei nazifascisti, ieri… ora e sempre! Chi è convinto nemico di quella barbarie non può non chiamarsi antifascista, ora e sempre! Oggi nel cinquantottesimo anniversario della grande lotta di Liberazione i Soloni di un falso revisionismo squallidamente strumentale vogliono intorbidare le acque per servire una visione conservatrice del mondo, basata sulla volontà dei potenti e dei ricchi. Come ogni anno anche quest’anno portano un attacco sempre più violento alla Resistenza. Ci vengono a raccontare che le stragi naziste furono responsabilità dei comunisti. Scambiano con protervia l’America dello “stupid white man” George W. Bush con quella di Franklin D. Roosvelt che diede un contributo cruciale alla liberazione dell’Europa, si danno a queste crisi dissociative perchè in fondo pensano che gli italiani siano deficienti pronti a bersi qualsiasi amenità revisionista. Anche la resistenza del Ghetto di Varsavia fu combattuta in stragrande maggioranza da bundisti (socialisti e rivoluzionari), comunisti e sionisti anch’essi in prevalenza di sinistra. Aspettiamo che in occasione di un qualche prossimo anniversario della Liberazione i brillanti revisionisti dei talk-show ci vengano a spiegare che se non fosse stato per quegli ebrei rossi che insorsero a Varsavia, la soluzione finale sarebbe stata meno brutale e che in fondo gli ebrei le rogne se le vanno sempre a cercare.
Moni Ovadia (L’Unità di carta, 26 aprile 2003)
così, tanto per ricordare, non per rispondere a chi risposte non merita