giornalista buono, giornalista cattivo

sapete quel giochetto che fanno i poliziotti al cinema, per far confessare il colpevole? ieri sera vi si sono cimentati Ferrara e Sofri col meno nobile scopo di offrire un paravento al plurindagato Cesare Previti, il quale ha sempre avuto l’ultima parola, anzi l’ultimo pistolotto, potendo affermare senza contraddittorio alcuno che: a) non è un evasore, b) è normale e giusto che lui rimanga parlamentare e ne sfrutti i privilegi finchè i processi non l’avranno assolto (sic!), c) lui ha provato e dimostrato in udienza la sua estraneità alle accuse, d) tutti i processi contro di lui sono politici; i due si sono anche ben guardati dal chiedergli, almeno, perchè con tutto ciò si dia così tanto da fare per bloccarli, i processi

ho già provveduto a porgere i miei personali complimenti per la bell’impresa a Luca Sofri, potete farlo anche voi, e magari anche a Giuliano Ferrara e a La7

presidente muratore

B. ieri a Milano, posando la prima pietra della nuova fiera: «fra poco farò il muratore e, imbracciando la cazzuola […]»

io, intanto, una decisione l’ho presa: sul ponte sullo stretto costruito da questa gente non mi ci beccheranno

sciacalli

ieri la giornata nera dell’ulivo: dirne tutto il male possibile è giusto quanto inevitabile, ma che il tono e il volto più soddisfatti siano quelli di Bertinotti è veramente disgustoso

porta a porta

esilarante puntata ieri sera: presenti 2 viceministri del governo, Baldassarri e il “vivace” Miccichè, Pezzotta, Letta della Margherita, Guidi per confindustria, in collegamento Sirchia, il governatore del piemonte (FI) e quello toscano (DS) – Vespa pretende gli si riconosca di aver rispettato la par condicio accreditando disinvoltamente confindustria, CISL e regioni tutte all’opposizione – Baldassarri e Miccichè danno numeri che si contraddicono fra loro e con quelli che altri esponenti del governo hanno comunicato – se non ci si lascia distrarre dalle voci dei due vice-ministri e del patron, che cercano disperatamente di “coprire” la cosa, si può capire che in realtà il governo ha presentato solo una finanziaria “virtuale”, il cui testo e relative tabelle ufficiali non sono ancora state consegnate a nessuno, che è definita solo nei macro-importi, e sulla quale nei prossimi giorni si aprirà il “mercato delle vacche” (gli “incontri bilaterali” col premier) dove chi ha più potere otterrà di più

facile predire chi perderà: gli enti locali, e di conseguenza i cittadini

finanziaria

«Questa volta si cercherà di condonare anche il futuro attraverso i concordati preventivi, sicché il reato di evasione fiscale finirà per non esistere più in questo paese come, d’altra parte, sembra testimoniare anche la deposizione dell’on. Previti nel processo che lo riguarda.»

l’affermazione è di quel pericoloso comunista di Innocenzo Cipolletta, a lungo capo dell’ufficio studi di confindustria, in un intervento sul sito degli economisti online di LaVoce.info

bugie violente

non si sa da dove cominciare per contestare le violente accuse a sinistra e magistrati lanciate ieri da B.

non perchè manchino gli argomenti, ma perchè tanto violente, ingiustificate, palesemente false e maliziosamente “pro domo sua”, da sgomentare qualsiasi persona normalmente dotata di senso della misura

vorrei quindi solo ricordare la “clamorosa” (così fu spacciata) e interminabile inchiesta sulle coop rosse dell’allora procuratore Carlo Nordio, uno tanto limitrofo a questo governo da esserne uno stimato consigliere, conclusasi con un nulla di fatto NON per intervento di toghe rosse, ma per richiesta di archiviazione di Nordio medesimo

un commento (la scelta non è casuale):

Enrico Boselli: «In una giornata di grande commozione non ci dovrebbe essere posto per la propaganda. Berlusconi ha omesso alcune cose: la prima è che metà dei giustizialisti di allora sono la metà della maggioranza parlamentare di oggi a cominciare da An e dalla Lega che esponevano cappi e manette contro il Parlamento degli inquisiti».

figli di papà

in Italia, come si sa, la famiglia conta e i giovani, com’è giusto, imparano dai padri: i rampolli dei presidenti delle squadre di calcio non fanno eccezione, perchè dovrebbero? tenuto nel giusto conto le lezioni di genitori e loro amici hanno deciso di sfruttare quella grande opportunità che i maligni chiamano “conflitto d’interessi” creando fra loro una società d’agenzia per calciatori, i quali ricevono cortesi ma fermi inviti ad abbandonare i loro precedenti procuratori

per saperne qualcosa, come pure è normale in Italia, bisogna leggere Le Monde