treviso

a Treviso ho abitato un anno quando ne avevo tre, ne ricordo solo il giardinetto di casa, il muretto che lo separava da quello dell’amichetta mia Pucci, le lumache che incessantemente lo attraversavano, e che sono responsabili della mia incapacità di considerarle animali commestibili, e lo studio del dottore che mi ha ricucito la testa (ebbene sì: ho sbattuto la testa da piccola), ma nonostante le poche tracce che ne conservo, non riesco a non considerarla anche un po’ casa mia e a dispiacermi per la trista fama che ultimamente la circonda, fama comprovata dal sondaggio di GranBaol