miseria ed eccellenza

il ministro Sirchia, che appare uomo sincero almeno rispetto alla media, così sul caso Ismet-Marino: «L´Ismett è una gemma nata in un contesto che non riesce ad accettarla»; «In Italia abbiamo un buon servizio sanitario, ma non possiamo permetterci fughe in avanti»; «è ovvio che con più soldi si può fare di più. Ma non si può pretendere l´impossibile. La congiuntura non è favorevole. I fondi sono molto limitati. Non ci resta che aspettare tempi migliori»; «Dobbiamo avere pazienza. Abbiamo avviato il federalismo. Le scelte che contano, toccano alle regioni. E non tutte sono in grado, al momento, di stare al passo»

grazie per la sincerità ministro, ma nei suoi programmi i sacrifici e i tagli imposti dalla sua gestione non dovevano servire appunto alla creazione e al sostegno dei ‘centri d’eccellenza’?