honey

un Paolo Mieli deliziosamente titubante ieri sera a Ballarò ci ha illuminato con una stupefacente teoria, che suona circa così: “la ricchezza di un paese è rappresentata dalla sua economia in nero, che poi, crescendo, diventa ‘bianca’ e produce, appunto, ricchezza”, e perciò non siamo troppo moralisti sui condoni, tanto più quando “chi come me è contrario ai condoni, è anche contemporaneamente favorevole all’indulto e agli atti di clemenza, e allora interroghiamoci sulle nostre contraddizioni”

in effetti la teoria non è campata in aria, per un paese del terzo mondo in via di sviluppo: certo noi siamo ‘in via di sviluppo’ da un bel po’ e la nostra economia sommersa non diminuisce, inoltre ci hanno sempre fatto credere di essere parte del mondo sviluppato, quando siamo invece, evidentemente, il più sviluppato dei paesi del terzo mondo

bene, basta saperlo!

quanto alla contraddizione, invece, mi sento di rassicurare il preoccupato Mieli: il giorno in cui gli evasori fiscali andranno in galera, noi continueremo ad essere favorevoli all’indulto e agli atti di clemenza