[archeosatira – i corsivi di Fortebraccio] Mario Melloni su L’Unità, 1976

Se voi vedete una bella nave o un ricco palazzo vi brillano gli occhi: all’on. Gava, invece, s’alzano e abbassano le mandibole. La facciata di una banca gli fa venire l’acquolina in bocca. Chiamati a un consiglio di amministrazione, voi vi preoccupate di parteciparvi con un notes e una biro, ma Gava ci va con una scodella e una forchetta e se gli accade che deve soffiarsi il naso, fategli caso: ciò che trae di tasca non è un fazzoletto, ma un tovagliolo.