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B. a Rimini promette: «nei rinnovi contrattuali terremo ovviamente [ovviamente?] conto dell’inflazione reale»

abbiamo tutti pensato si riferisse o ai soli contratti pubblici non avendo il governo, nemmeno quello delle “libertà”, potere decisionale sui contratti privati, o all’intenzione di alzare il tasso d’inflazione programmata, intervenendo così a monte della stagione contrattuale

nè l’uno nè l’altro, pare, dato che Tremonti sostiene che non vi saranno revisioni del tasso, mentre Maroni per parte sua dichiara che i contratti pubblici saranno rinnovati sulla base del tasso programmato

pensate: incompetenza? gioco delle parti? vane promesse? parole in libertà?

siete i soliti comunisti bugiardi, catastrofisti e antidemocratici: la verità è che B. metterà la differenza di tasca propria