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Finalmente il governo, nelle parole di oscuri sotto-sotto-segretari, ammette che la crescita per il 2002 oscillerà fra l’1,2 e l’1,7 %, cioè esattamente la forchetta attribuitaci dai diversi organismi internazionali, quelli che fino a poco fa facevano “previsioni di massima, perchè loro non hanno i dati che abbiamo noi”. Il governo comunque lascerà scritto sui suoi documenti il mitico 2,3, è stato precisato, a dimostrazione di una caparbietà che non si comprende nemmeno in termini mediatici. In compenso si sta orientando a fissare le stime per il 2003 intorno al 2,8%, ancora una volta quanto indicato da altri, al posto del fin qui sostenuto 3,5%.

Oggi inoltre presenterà a parti sociali e regioni le linee-guida del dpef, ma senza fare nemmeno una cifra, perchè, sostiene, non si hanno ancora i dati definitivi del gettito fiscale, situazione che si propone ogni anno di questi giorni, senza aver impedito ai precedenti governi di presentare un dpef “normale”, corredato di cifre, seppur indicative.

Insomma saranno ancora promesse, libro delle buone intenzioni nel migliore dei casi, altrimenti libro dei sogni.

In questo quadro prosegue la trattativa sul lavoro con CISL e UIL, che si dovranno accontentare di promesse sugli ammortizzatori sociali, ma senza indicazione di cifre.

Quindi Pezzotta e Angeletti stanno svendendo i diritti dei lavoratori per un piatto di lenticchie, senza nemmeno sapere quante lenticchie conterrà.