[mi associo]
sui fatti di sabato cedo l’ultima e per me definitiva parola a Michele Serra:

L’aggressione a Piero Fassino ha lasciato un codazzo di veleni. Troppi per una piazzata che sembra uscita dal peggior album di famiglio della sinistra isterica, quella che adora prendersela con il “nemico interno” mentre quello esterno, giustamente, osserva e sghignazza.
A ogni modo, siccome dopo tutto sono di sinistra anch’io, aggiungo due piccole noterelle litigiose. La prima: non capisco come mai i pacifisti ultras (quelli bellicosi, quelli maneschi) benedicono i socialisti spagnoli e sputano sui ds, avendo i due partiti posizioni assai simili. O sono orbi da uno occhio, o sordi da un orecchio. La seconda: non è stato molto elegante, da parte dei principali leader riformisti di questo paese, lasciare che Fassino andasse in piazza da solo a prendersi gli insulti e gli spintoni. La solidarietà al leader dei ds è stata postuma, incerta, balbettante e soprattutto contumace. Anche da parte dei capi supremi della lista Prodi. No, non è stato per niente elegante.
La merda, mi si scusi il francesismo, la si spala un po’ per ciascuno, specie dopo che la si è fatta insieme.

cagacazzi
va bene che è lunedì, va bene che il tempo è grigio, ma aggiungere a questi eventi inesorabili la lettura di questo articolo di Paolo Flores D’Arcais a proposito della manifestazione di sabato è troppo per chiunque, e il troppo stroppia, si sa: di getto mi è venuto questo commento, di getto l’ho scritto, di getto l’ho inviato al sito dei girotondi, di getto lo posto qui
domani, per fortuna, è un altro giorno

Ma è proprio impossibile chiamare le cose col proprio nome? In perfetto politichese, diamo anche qui un colpo al cerchio e uno alla botte, per non cogliere il significato politico di una vicenda che è gravissima: qualcuno ha deciso che possiede il metro giusto per calcolare il nostro pacifismo. E con quale diritto?
E la reazione DS è dettata da paure elettoralistiche, mentre gli attacchi di questi giorni degli (auto)esclusi dalla lista unitaria, l’unica vera novità politica in Italia, NON lo erano? La “società civile” oggi candidata, vuole continuare ad apparire a mani libere, non assumersi le proprie responsabilità politiche? Non assomiglia all’atteggiamento di Berlusconi, preteso inpolitico a più di 10 anni dall’inizio dell’avventura?
E ancora: la parola d’ordine di Zapatero, va bene in Spagna, ma se la fa Fassino in Italia non è più adeguata?
E, fuori di propaganda, qualcuno pensa veramente, ma VERAMENTE, che dal casino iraqeno, e indipendentemente e senza mettere in disussione le colpe di chi l’ha provocato (anzi a maggior ragione, sentendosene responsabili per colpa della scelta del governo), si possa semplicemente USCIRE, lavandosene le mani?
Caro Flores, il metro che misura me non è nelle tue mani,. così come non è in quelle di Fassino, e nemmeno, mi costa molto dirlo per l’ammirazione che provo per ogni cosa che fa, nelle mani di Gino Strada.
E per finire: sono solo le azioni dei DS che avvantaggiano il regime, come tu sostieni? Invece i pacifisti degli “schiaffi umanitari”, quelli no, non buttano voti moderati in braccio alla destra?
Fossi in te non parlerei nemmeno con tanta leggerezza di “riformisti della chiacchiera”, che da lì (e con stellari eccezioni come Strada, ma non solo) a passare a una manica di “pacifisti della chiacchiera” nostrana il passo è veramente breve.
Certo, con queste premesse l’astensione dal voto a sinistra è quasi scontata. Ma non sarà così facile dare la colpa ad altri: ognuno prima o poi e per fortuna deve prendersi le proprie.

questurini
ma c’è qualcuno ridotto peggio della Rai, a quanto pare, la questura di Roma: valutando la manifestazione di ieri in 250.000 partecipanti si è fatta prendere per i fondelli perfino dal cronista del Tg2 che, citando il dato con tono chiaramente ironico, ha poi chiosato «comunque, un corteo durato 5 ore e di cui non si è vista la fine»

[cronache di bananas]
un brevissimo passaggio “solo voce” della ministra Moratti al Tg (1 o 2, non saprei che ormai mi si confondono) di ieri sera chiosa perfettamente entrambi i miei post di ieri
le ore di inglese calano e il governo è costretto ad ammetterlo in parlamento? che importa? il servizio pubblico è pronto a offrire lo spazio per ribadire la bugia a quelli che contano davvero, i cittadini elettori/telespettatori: «tutte menzogne comuniste, le ore di inglese sono aumentate»
sicuramente il confronto viene fatto con le ore d’inglese insegnate quando andavo alle medie io, e tutti studiavamo francese

portfolio
Valentina Aprea, sottosegretario all’Istruzione (già “Pubblica”): «quello che conta sono le competenze conseguite alla fine dei percorsi formativi, e non le ore di insegnamento erogate»
ma la ministra Moratti e la sua sottosegretaria ce l’hanno, il portfolio delle competenze? e se sì, cosa contiene, di grazia?
e Vespa, adesso, organizzerà un nuovo Porta a Porta per far sapere al suo pubblico che la Ministra e il banana, nell’ormai celebre duetto, hanno raccontato balle?

votificio
è l’idea che il banana ha del Parlamento: non si discute, non ci si scambiano, si formano, si cambiano, si mediano idee e progetti, ma, semplicemente, si vota quello che il boss vuole si voti
e allora a che serve essere presenti? che votino via sms, come nei reality show, così da un lato non ci dovranno più neppure mettere la faccia sulle proprie stronzate, dall’altro il boss potrà sempre sapere e controllare se e come i suoi abbiano votato e ben mirare premi e punizioni: insomma: una vera democrazia

fanfaneide
ieri l’altro la posa della prima pietra di un’ospedale a Pavia, e passi: una prima pietra di solito è osso che si lascia al ministro di riferimento, Sirchia in questo caso, ma è pur sempre un evento, minore, ma in mancanza d’altro..
ma ieri è arrivato a “visitare” i lavori per la terza corsia del Grande raccordo anulare a Roma: né un’inaugurazione, né una prima pietra, e neppure opera sua, ma opera eseguita e finanziata per il giubileo, di cui rimangono “code” non completate
e siamo solo a marzo, le elezioni sono a giugno: di questo passo verrà a inaugurare anche la ristrutturazione di casa mia, finita ormai 4 anni fa
sarà l’occasione buona per una ritinteggiata

PS1 – per i più giovani: Fanfani è stato, fra l’altro, uno dei più grandi posatori di prime pietre e tagliatori di nastri della nostra storia repubblicana
PS2 – un aggiornamento critico sulla situazione “grandi opere” del governo da vareseonline.info

tu chiamale se vuoi…
molti insistono nel dire che il voto spagnolo è giustificato dall’onda di emozioni suscitate dalle bombe di Madrid, e lo affermano col tono di chi pensa che “non si può dire, ma questo voto è meno democratico” (poi ci sono anche gli “utili idioti” che lo dicono esplicitamente, hai visto mai qualcuno non avesse intuito il sottinteso), peccato che, come Scalfari ci ricorda, i “voti emotivi” e fondati sulla paura siano il tipico strumento di conservazione del potere delle leadership insicure e non di conqusta del potere da parte delle opposizioni, o al massimo, aggiungo io, per la conquista del potere di destre dichiaratamente legalitarie, ma in realtà totalitarie o quantomeno totalizzanti
il fatto è che il voto degli spagnoli non è stato emotivo, è stato proprio incazzato
e gli spagnoli per essere incazzati col governo Aznar avevano più di un legittimo motivo, dall’averli coinvolti contro la propria esplicita e quasi totalitaria volontà in una guerra preventiva uniliaterale basata sulla menzogna, all’aver cercato, ancora e sempre con la menzogna, di nascondere loro che anche le bombe di Madrid erano da mettere nel conto, già insanguinato, di quella guerra

[cronache di bananas]
in Spagna tre exit poll su quattro, a quest’ora, danno il PSOE vincitore sul PP (vedere Ore 20.00)
quiz:
1- chi ha commissionato il quarto sondaggio?
2- quale sondaggio viene citato dal Tg2 delle 20,30?

risposte:

1-
2-

adesso, indovinate di chi è Telecinco?