[mi associo]

Gianluca Freda: «Ora mi siederò in poltrona e mi godrò lo spettacolo. Che duri pochi mesi o i tre anni programmati siamo arrivati alla parte divertente. Voglio godermi i piagnucolii di La Russa, il tetro cipiglio di Follini, le ginocchia tremanti di Tremonti, la furia sbavante di Bossi e soprattutto lo sconcerto del nano e la disperazione dei suoi famigli. Ci aspetta la parte più rischiosa della notte della Repubblica, quella in cui i malandrini, vedendosi persi, si giocano il tutto per tutto e caricano come rinoceronti infuriati. Ma la affronterò con leggerezza e rinnovata fiducia perchè ieri Schifani ha smesso di ridere. Molti popoli dell’entroterra africano lo considerano un segno di buon auspicio per il raccolto a venire.»

dal blog di Claudio Sabelli Fioretti