riforma della scuola

dato che Tvemonti ha chiuso i cordoni della borsa e per la scuola pubblica non c’è una lira, dato che la sperimentazione deve partire tutti i giorni ma il ministro continua a non firmare il decreto, dato che tutti sono contrari, compreso il consiglio consultivo del ministero, dato che tutto sommato a questo governo la scuola pubblica non interessa affatto, la Moratti ha deciso che la riforma della modernità consisterà nella rianimazione bocca a bocca di una norma comatosa del 1928: crocefisso obbligatorio nelle aule, sempre ammesso che per acquistare quelli necessari ci siano i soldi

il tutto nello stesso giorno in cui la ministra si è dichiarata “perfettamente d’accordo” con le parole di Ciampi che, tra l’altro, individuano nella scuola pubblica il luogo dove far crescere positivamente una civiltà multietnica