G8, Genova, luglio 2001

Nerys Lee, membro del segretariato internazionale di Amnesty International, rilascia alcune anticipazioni sul nuovo rapporto che arriva al termine di quasi un anno d´inchiesta sui fatti di Genova:

«Nel luglio 2001 ci fu in Italia una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recente»

«una breve ma intensa parentesi della democrazia»

«Le giornate del 20 e 21 luglio sono state contrassegnate da attacchi indiscriminati, sistematici e gratuiti ai manifestanti pacifici. Si tratta della più vasta e cruenta repressione di massa della storia europea recente»

La forza: «Non era commisurata alla minaccia». Le armi: «Non sono state usate soltanto come ultima istanza»

«In occasione dell´anniversario torneremo a scrivere al governo per chiedere l´istituzione di una commissione d´inchiesta pubblica e indipendente»

«L´opinione pubblica non può ritenersi soddisfatta dai risultati dell´indagine conoscitiva del Parlamento»

«Per chi deve vigilare sul rispetto dei diritti umani l´Italia è ormai entrata in una zona rossa»

resta da segnalare che il governo italiano non ha collaborato in alcun modo a questa inchiesta, non rispondendo nemmeno alle lettere di richiesta d’informazioni di Amnesty International, certo parte del complotto comunista (globale anch’esso)