Ticket

Il governo sta pensando alla reintroduzione dei ticket sulla spesa sanitaria per sanare, almeno in parte, l’extra-deficit che si è prodotto. La colpa, si dice, è del governo precedente che, con misura elettoralistica, li aveva aboliti durante l’ultimo anno. Che la misura fosse elettoralistica è possibile, magari probabile, bisogna però ricordare che era accompagnata da un accordo molto vincolante con le regioni, che doveva entrare a regime da quest’anno. Il nuovo governo invece ha voluto, o dovuto, accontentare i “suoi” governatori, sconfessando l’accordo precedente e stipulandone un’altro assai meno vincolante, e che, comunque, sarà a regime solo dal 2003.

Pare di ricordare che questo accordo fosse propagandato, solo pochi mesi fa, come la risoluzione dei problemi della sanità in Italia.

Citando Eugenio Scalfari: «Francamente riesce difficile dare qualche consiglio al ministro del Tesoro, che pure ne avrebbe un gran bisogno. Il suo motto sembra quello che stava scritto sui portacenere dei nostri padri: “Grazie, so sbagliare da solo”».

L’articolo contiene pure la risposta alla lettera di Pezzotta

Nel frattempo, alla chetichella e senza chiasso giornalistico, il ministro Tvemonti finalmente abbandone le miracolistiche stime di crescita mai state probabili, ora impossibili: ora il “miracolo” si sposta al 2003, per chi vuole a tutti i costi ancora aspettarlo.