statistica

Federico Rampini su Repubblica di oggi: «Sull´attendibilità dei dati Istat vale quel che disse lo statista inglese Benjamin Disraeli: “Ci sono tre modi per mentire: le bugie, le menzogne spudorate, e le statistiche”.»

oggi i modi sono quattro: ai tempi di Disraeli non esistevano ancora i sondaggi

volendo, potete leggere l’intero articolo: scoprirete fra l’altro che esiste anche un’orribile cosa dal raccapricciante nome di “stagflazione”

inflazione

il governo l’ha prevista all’1,4, l’ISTAT la calcola al 2,3, la UE al 2,4, l’Eurispes sostiene che per le famiglie meno abbienti e’ al 7-8, le associazioni di consumatori contestano l’ISTAT, i sindacati contestano l’inflazione programmata dal governo, il ministro Marzano ieri a Rimini: «Non vedo perchè dovremmo modificare l’inflazione programmata»

il ministro ha ragione: non vede

venti di guerra

gli USA faranno nuovamente guerra all’Iraq? Bush lo vuole, ne ha bisogno per motivi interni

la CIA si sta dando da fare per trovare “giustificazioni”, finora con risultati ridicoli, più che inesistenti, come il deposito di latte in polvere scambiato per deposito di armi chimiche

le Nazioni Unite, al momento, sono contrarie, ma nella nuova logica dell’unico guardiano mondiale questo potrebbe non essere un buon deterrente

gli alleati europei si dividono fra contrari e tiepidi, fra questi ultimi Blair, che deve però fronteggiare molte resistenze interne

fa eccezione il nostro ministro della difesa Martino, che anticipava (subito zittito) già mesi fa la nostra partecipazione

nell’attesa di decisioni che ci passeranno sulla testa, forse sarebbe bene ricordare a tutti la Sindrome del Golfo, e magari pure che le armi chimiche l’Iraq le ha grazie alle imprese statunitensi, che gliele hanno vendute ai tempi della guerra contro l’Iran, con la piena autorizzazione del governo americano

avvisi di garanzia

uno fa molto scalpore, quello a Pecorella per “favoreggiamento” del suo cliente Zorzi, apriti cielo e bocche:

Pecorella: «È una trappola. Ci stiamo avvicinando alla ripresa dei lavori di settembre e il solo fatto di aver reso nota la notizia, sempre che essa sia vera, è significativo»

Bondi: «saldatura, non solo ideologica, ma anche operativa, tra una parte della magistratura e un fronte politico»

Giovanardi: «l´iniziativa della procura di Brescia […] e la richiesta di dimissioni dello stesso da presidente della commissione Giustizia […] confermano come ancora una volta iniziative giudiziarie vengano utilizzate per tentare di destabilizzare la situazione politica del nostro Paese».

l’altro affatto, quello del procuratore di Modica all’equipaggio del peschereccio “Cicho” che, nella notte tra domenica e lunedì, hanno condotto in salvo 151 extracomunitari naufragati a largo delle coste siciliane, per “favoreggiamento all’emigrazione clandestina”

e pensare che il primo, quello che sarebbe “politicamente scorretto”, nasce come “atto dovuto” dopo le dichiarazioni di un pentito sulla cui attendibilità si dovrà certo indagare, ma che non può nemmeno essere ignorato, mentre il secondo nasce al momento solamente da un’ipotesi investigativa del procuratore, magari lecita, ma certo non atto dovuto

l’unico aspetto divertente della faccenda è che quello a Pecorella, riguardando la strage di Piazza della Loggia, proviene dalla procura presso il Tribunale di Brescia, lo stesso presso il quale ha chiesto, per “leggittima suspicione”, il trasferimento del processo di Milano nel quale è difensore di B.: magari in quel Tribunale, dai e dai, qualcuno si è stufato di essere considerato “malleabile”

I have a nightmare

Bernardo Bertolucci: «Ho un incubo: che il grande comunicatore cominci ad essere accettato nel resto dell’Europa, che la cecita’ che ha colpito l’Italia davanti a Berlusconi contamini anche gli altri paesi»

Adnkronos – 21 agosto 2002 – 20:45

a proposito di Rivera [contributo dell’amico barista]

La storia del Milan contro il padrone del Milan. Con questo slogan Gianni Rivera si è immolato nell’ultima campagna elettorale nello stesso collegio dell’attuale presidente del consiglio. Ha perso ma quel motto è rimasto nella mente anche di chi non tifa per il Diavolo. Oggi Rivera si è preso la giusta rivincita, vedendo naufragare il giocattolo calcio gestito solo in nome della tv e del business. Non sono in grado di giudicare se Rivera sia la persona giusta per il nostro calcio ma credo che ne capisca quanto Galliani o Franco Carraro (di quest’ultimo senza dubbio di più). Peccato che resterà sempre ai margini, dato che non è un forzitaliota. E’ solo la storia del Milan.

parliamo di calcio?

oddio, a dirla tutta pochi argomenti m’interessano meno, ma un paio di spunti adatti a queste pagine vengono oggi dalla lettura di Repubblica:

Curzio Maltese: «In questa partita fra pallone e tv Berlusconi ha sotto controllo tutto: arbitri, guardalinee, giocatori, pubblico e i quattro lati del rettangolo. È un suo uomo, come detto, il direttore generale Saccà, che tiene famiglia e la fa votare per Forza Italia. È suo il presidente della Lega Galliani, eletto con la missione di portare a casa Mediaset i diritti televisivi. È socio del premier Rupert Murdoch, che oggi ha in mano le pay-tv italiane. È ancora di Berlusconi l´unica possibile concorrente della Rai in una eventuale asta, ovvero Mediaset. E naturalmente appartengono al premier il governo e la maggioranza, chiamati a mediare, il mediatore per antonomasia Gianni Letta e il ministro delle Poste Gasparri.» (ministro?, Gasparri??)

Gianni Rivera: «[…] forse lo stato di crisi dovrebbero chiederlo la Germania, la Repubblica Ceca e l´Ungheria dopo l´alluvione, non i miliardari con i soldi che gli escono dalle orecchie. Ma ormai è tutto assurdo»

ancora nuovi comici

Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi: «Certo che il salto intellettuale da Platone ad Angius è notevole ma l´allievo di Popper [Pera], pragmatico come il suo maestro, l´ha compiuto con scioltezza e questo almeno gli va riconosciuto.» –> l’articolo <--
un po’ per inclinazione, molto per necessità, la platea dei nuovi comici si allarga quotidianamente

strani compagni di letto

Antonio Di Pietro: «Basta tatticismi, tutti alla manifestazione del 14 a Roma»

oltre che con Fisichella, sono d’accordo anche con lui, mahhh