piaggeria

basta poco, una piccolissima ‘svista’: si scrive “La mattinata è trascorsa a Macherio, con moglie e figli: Barbara, la più grande dei tre ragazzi nati dal matrimonio con Veronica Lario, sta preparando la maturità classica ..”, come fa Maria Latella sul Corsera, anzichè correttamente ma cafonamente ” … nati prima del matrimonio …”, o elegantemente glissando sul matrimonio, che in fondo non interessa a nessuno

ma magari basta ad acquistar meriti, chissà!

avanzo di balera

one man show di De Michelis a 8 e 1/2, ieri sera: in assenza di contraddittorio ha potuto ricostruire in modo falso e vergognoso la stagione del craxismo, la degenerazione finale del sistema dei partiti e la stagione di mani pulite

Ferrara tenta addirittura di rendere eroico il personaggio (“mi domando come abbia potuto resistere”), ma il nostro “avanzo di balera” non ha proprio il fisico del ruolo

nemmeno il sempre più pallido e demotivato Sofri, che pure riesce a far inserire l’insignificante informazione che i finanziamenti sovietici (per altro mai nascosti, altri tempi, altre leggi) non erano gli unici finanziamenti da governi stranieri in Italia, riesce a scuotersi abbastanza dal suo torpore per ricordare ai due compagni di merende che il PSI di Craxi, convogliatore, a voler dimenticare i finanziamenti ‘personali’, della più grossa fetta di ogni tangente in quegli anni, non è mai arrivato a raccogliere nemmeno il 14% dei voti alle elezioni

anche a voler essere vergognosamente generosi accettando la storiella di De Michelis, come la mettiamo col fatto che il potere si conquista nei seggi e non si compra, almeno in democrazia?

ed è proprio questo, magari, che fa impazzire di rabbia B.: lui che potrebbe anche comprarselo, il potere totale, e che è disposto a farlo, ché quello parziale garantito dalle urne e dalla Costituzione non gli basta, ogni giorno scopre che c’è un giudice, un giornalista, un parlamentare, un funzionario, e giù giù fino a un semplice cittadino, che non può essere comprato

sassolini nelle scarpe, certo, però intollerabili

[elezioni]

chi ha vinto le elezioni? di sicuro non B., tant’è che lascia commentare gli scaioli e i bonaiuti

se vince, vince lui, se perde, hanno perso i suoi scagnozzi, come in ogni buon regime

utile e confortevole

come il nonno in soffitta di ‘Che gioia vivere!‘ («Il fazzoletto è utile, il dito è confortevole»), apprezzo la distinzione

domenica prossima vado a votare

votare è utile, votare Vauro è confortevole


vogliamo

Bruno Vespa: «Volete che non abbia girato a Palazzo Chigi la lettera di Fassino e Rutelli? e volete che Berlusconi, rifiutatosi di incontrare Rutelli prima delle elezioni politiche del 2001 cambi idea un martedì sera per il mercoledì solo perché gli viene rinnovato un pur autorevole invito prima di elezioni amministrative parziali? Noi i nostri passi li abbiamo fatti ma un po’ di realismo non guasterebbe»

[cronache di bananas]

in quale paese civile si può non solo proporre la non processabilità ‘in corsa’ del premier per fatti NON politici avvenuti PRIMA che diventasse uomo pubblico, ma anche affermare apertamente e senza maschera che tale condizione deve essere estesa ai ‘compagni di merende’?

in nessuno, e il nostro a quanto pare non lo è

comunista

potrei accampare un tot di scuse per l’assenza degli ultimi giorni: la verità vera è che essendo stata [essendo*] comunista le alluvionali esternazioni del presidente del consiglio (che, più furbo di D’Alema, fa campagna elettorale senza dirlo), mi hanno ridotto al silenzio della vergogna

*scegliete pure il tempo del verbo, per B. non fa differenza, per me neppure

[mi associo]

Peter Freeman – «Se Berlinguer (Enrico) si fosse mai immaginato che un giorno la sua Fgci sarebbe diventata un brand, lo scioglieva lui, il partito. Nell’acido.»