padroni

Fortebraccio li chiamava così, oggi la definizione, solo la definizione purtroppo, è passata di moda, ma quando uno è “padrone” non è abituato a confrontarsi con gli altri, ad essere giudicato e, perchè no, anche contraddetto e criticato; non ce ne fossero altre, sarebbe già un’ottima ragione per la quale i “padroni” non dovrebbero fare anche i politici

e noi invece li mandiamo pure all’estero!

[conache di bananas]
Giovanni Sartori: «Oramai non mi stupirei se un giorno Berlusconi negasse di essere proprietario di Mediaset, o anche, in un momento di distrazione, di essere nato. Come si fa a credergli? Intanto anche le panchine dei giardini pubblici di Milano sanno che le liste di proscrizione di Berlusconi non si fermano a Viale Mazzini ma che si estendono anche a via Solferino»

[archeosatira – i corsivi di Fortebraccio] Mario Melloni su L’Unità, 1979

[…] giorni orsono ha avuto luogo l’assemblea annuale dell’IFI, la holding che raccoglie e amministra tutti i beni, industrie, stabili, titoli, partecipazioni e via accumulando, appartenenti ai membri, prossimi o lontani, della famiglia Agnelli, che ne treggono i loro redditi. Capo dell’IFI è l’avvocato Basetta (colui che va in giro sotto il falso nome di Gianni Agnelli), il quale ha svolto una relazione tracciando un quadro nerissimo della sitazione italiana. Siamo, ha detto Basetta, sull’orlo del disastro, stiamo uscendo dal mercato, non c’è più nulla che stia in piedi, la catastrofe è alle porte

ecco, questa è la normalità del nostro sistema produttivo, parola degli “imprenditori che tutto il mondo c’invidia” (D’Amato 29/11/2002)

per fortuna…
stamattina un giovane, ignaro postino ha cercato di consegnarmi una raccomandata proveniente da non so quale ufficio fiscale; era intestata a me solo in quanto erede di mio padre; mio padre è morto il 5 febbraio 1987
per sua, e soprattutto per mia fortuna, ero di buon umore grazie alla notizia che non solo condono e scudo fiscale sono stati prorogati fino a ottobre, non solo agli evasori è stato fatto un ulteriore sconto dell’1,5%, ma a quelli che disgraziatamente avessero già pagato l’importo maggiorato, l’ulteriore sconto verrà rimborsato entro il 31 di luglio … questo 31 luglio, quello del 2003

[mi associo]
Giuseppe D’Avanzo: «Questo nuovo, deforme potere si muove nelle istituzioni e attraversa lo Stato con la stessa aggressività, spregiudicatezza e mancanza di senso della misura che un’azienda porta con sé quando agisce sul mercato. È una bulimia in esso non patologica, ma fisiologica. »