a plastic life

« E’ stato Ridge di Beautiful a scandire, momento dopo momento, la firma della Costituzione europea.»

le polemiche qui

come i limoni aggiunti con lo spago alla scarsezza di madre natura a Genova, i fondali di cartone di Pratica di Mare (con l’inutilita’ aggiunta della ri-firma di un accordo gia’ sottoscritto), per non parlare del restiling della sala delle conferenze stampa di Palazzo Chigi in stile “simil-white house” e delle privatissime, e abusive, cascatelle, laghetti e teatrini “romani” della villa sarda

e sperando, che al peggio non c’e’ limite mai, che non faccia scuola

la carta

da oggi abbiamo una nuova “carta” fondamentale, quella europea, lontana dall’essere perfetta, ma pur sempre un tassello in piu’ sulla strada dei diritti



imparare a conoscerla mi pare il minimo

che s’ha dda fa…

se il banana prende una batosta dopo l’altra, una topica dietro un’altra topica, che nemmeno Giulianone Ferrara riesce piu’ a digerire che possono fare i poveri commentatori politici della Rai?

succede cosi’ che dopo il “cappotto” elettorale Bruno Vespa provi l’irresistibile bisogno di dedicare la sua trasmissione all’Isola dei Famosi

in questo momento, invece, Mensurati a Radio Anch’io, lungi dall’occuparsi del dietro front di Barroso, soddisfi l’improcrastinabile necessita’ di sviscerare il “caso Flavia Vento

ovvio? … non per tutti

[ovvero come fare un figurone quasi gratis]

Barbapapa’ Scalfari su Repubblica di carta, oggi:

“Mi stupisce soprattutto il direttore del Corriere della Sera per il titolo del suo articolo di domenica scorsa: “Classe dirigente cercasi subito”. Avete capito bene? Subito, non c´è un minuto da perdere. Perché una classe dirigente non c´è. A destra, scrive Folli, c´è Berlusconi che bene o male governa da tre anni; gli elettori lo giudicheranno per quanto ha fatto e non fatto. Ma al centrosinistra non c´è nessuno. Sì, c´è Prodi. Ma Prodi da solo non funziona.

Bisogna affiancarlo e ci vuole una squadra. Soprattutto per governare l´economia. Prodi non basta. Ma perché? Perché no.

Ci sarebbe anche Fassino. Anche Bersani. Anche Visco. Anche Enrico Letta. Vengo anch´io. No, tu no. Ma perché? Perché no. Sembra Enzo Jannacci.

Quel nome Folli lo vuole subito. Da Prodi. Un grande tecnico. Un uomo fuori dai partiti. Come Ciampi nel ´96.

Faccio osservare che Ciampi andò al Tesoro per scelta di Prodi fatta dopo le elezioni e vincendo le resistenze dello stesso Ciampi. Ma Folli lo vuole conoscere subito quel nome, a venti mesi dal voto.”

mi monto la testa, mi preoccupo, oppure l’ovvio e’ tale per tutti, tranne che per la nostra “libera” informazione?

una poltrona per Rocco

Graham Watson, capo del gruppo liberale al parlamento Europeo: «Trovo incredibile che Buttiglione non abbia offerto le proprie dimissioni.»

ecco la differenza fra noi e l’Europa: noi lo troviamo vergognoso, o viceversa giusto e ben fatto, tutto …ma non “incredibile”

il caso e i suoi derivati

sara’ un caso che la proposta del direttore dell’Auditel di congelare la pubblicazione dei dati per un mese [“Passato questo periodo, si rendono pubblici i dati di un mese prima e a quel punto – in teoria – non importa più niente a nessuno e nessuno si accapiglia più, i programmi non vengono cancellati e così via.”] arrivi contemporanemente alla prima vera crisi di ascolti di Mediaset da quando Auditel esiste?



noi giallisti dilettanti sappiamo bene che le coincidenze non esistono

terzismo avanzato

commentando il “cappotto” di ieri per il Corriere della Sera, a Paolo Franchi dev’essere sembrato brutto imputare al centrosinistra “solo” la mancanza di un programma, cosi’, per buon peso, ha preposto la mancanza di “una classe dirigente”

ora, se appare tragicamente vero che l’Italia difetta di classe dirigente in tutti e in ogni settore, nello specifico del discorso di Franchi, cioe’ nel confronto fra centrosinistra e centrodestra, l’affermazione diventa involontariamente comica

e immagino non voglia, Franchi, sottendere che il centrodestra dei Gasparri, dei Sirchia, dei Calderoli, del “mago” Tvemonti, di Schifani, di Bondi, di Vito, di Buttiglione e di Castelli, per citare solo i piu’ folcloristici, abbia invece, per propria parte, risolto il problema