giornalismo
volete leggere un riepilogo chiaro ed esaustivo sulla Gasparri, su cosa, come e per chi, cambierà, sui probabili guasti che provocherà, ma anche sui possibili vantaggi, su quanto costerà (e a chi) e quanto renderà (e a chi), e ancora in quali aspetti e perchè nella legge si palesa il conflitto d’interesse?
potete
sul New York Times

questione di stile
certo, la decisione dell’Ecofin sul Patto di Stabilità è a vantaggio di Francia e Germania e per vederne un’utilità per Tvemonti occorre essere occhiuti, come “i comunisti”, come i sindacati, come i girotondi, come Prodi, come me e molta altra gente comune, infine, che sospettiamo da tempo che il nostro deficit non sia esattamente quello che ci raccontano o almeno che non lo sarà quello dell’anno prossimo
ma comunque in questa vicenda lo stile del governo si mostra in tutto il suo splendore: la spinta all’illegalità, il fumus interpretativo, lo scarso coraggio, e infine, ancora una volta, come per le scorie a Scanzano ad esempio, l’incapacità di capire quando una soluzione, ammesso che questa lo sia, crea un problema almeno altrettanto grosso

spina dorsale
cos’è un conguaglio fiscale? semplicemente una restituzione, in ritardo, di somme erroneamente (o dolosamente) trattenute in più rispetto alla legge sullo stipendio di un lavoratore dipendente o su una pensione: ed è esattamente questa la “sorpresa” nelle tredicesime dei pensionati annunciata giorni fa da Tvemonti e che ieri l’INPS ha calcolato in 70 euro medi ciascuno, specificando oltretutto per filo e per segno il meccanismo per il quale, semplicemente (e scorrettamente, aggiungerei io) sono stati trattenuti più soldi ai pensionati per 12 mesi, per poi “resituirli” nelle tredicesime: dunque certo NON una gratifica natalizia da questo munifico governo
ebbene, ieri sera al TG1, in studio Tiziana Ferrario, la notizia è stata data dalla conduttrice in questi termini: «Nelle tredicesime i pensionati italiani, come annunciato dal Ministro Tremonti, riceveranno mediamente 70 euro in più. I calcolo sono dell’INPS. L’istituto ha calcolato che l’operazione costerà alle casse dello Stato circa 700 milioni di euro.» stop!
detta così, è come dire: “il governo che è bravo, concede ai pensionati una gratifica natalizia che ci costerà ben 700 milioni di euro”, non un’interpretazione edulcorata, quindi, ma una vera e propria bufala
ora io mi chiedo: non è che questi anchor men o women che siano, che si chiamino Ferrario, o Gruber o Sassoli o altro, siano dei poveracci che quadagnano 1000 euro scarsi al mese e che, tenendo famiglia, devono per forza chinare la testa e leggere le veline che passano loro
sono professionisti di grido, sono ben retribuiti, sono, o dovrebbero esserlo, consapevoli che l’autorevolezza concessa dal pubblico (a torto o a ragione) alla prima rete del servizio pubblico rende indispensabile ancor più che per i colleghi della carta stampata, che l’informazione che ci offrono sia il più possibile completa, e quantomeno veritiera
e aspetto, aspetto da mesi ormai, ma contiunuo ad aspettare … prima o poi uno di questi preziosi professionisti, ne sono certa, improvvisamente e in diretta, si alzerà in piedi e fissandoci negli occhi attraverso la telecamera lo scandirà «io questa stronzata non la racconto, cercatevi qualcun altro»
perchè vedete, senza un’informazione che si presti a raccontare bufale, a questo governo mediatico, capace di trattenere volutamente 6 euro al mese a ogni pensionato apposta per crearsi a spese loro il colpaccio di scena della gratifica natalizia, non resterebbe nemmeno il dito dietro al quale ha cercato malamente di coprirsi fino ad oggi

[mi DISsocio]
a proposito di RAIOT e dello spettacolo di protesta ieri sera all’Auditorium di Roma (meravigliosamente riuscito) Aldo Grasso sul Corriere scrive uno dei pezzi più lividamente cerchiobottisti che mi sia mai capitato di leggere
fatevene da soli un’opinione, io voglio segnalare qui, a memoria della vergogna, questa affermazione: «E’ sufficiente però che l’insensata mannaia della censura si metta in funzione perché l’esercito delle Serene Dandini e delle Ambre Jovinelli risorga dal suo letargo forzato.»
proprio così, al plurale e sprezzantemente, dimenticando che quell’esercito di Serene Dandini e Ambre Jovinelli ha rappresentato la, forse unica, stagione innovativa in Rai dai tempi della “Tv delle ragazze”, qualcosa di impensabile oggi, epoca invece di “Casa Pappalardo
si dice che alla base di ogni buon critico, in qualsiasi campo delle arti, ci sia l’invidia, ma quando l’invidia trascolora nel più trasparente dei livori il critico squalifica se stesso

ma c’è di peggio: scrive ancora Grasso «Vogliamo almeno che Raitre sia libera di fare quello che vuole? Non è democratico che almeno una rete sia appannaggio dell’opposizione?»
no, Signor Grasso, forse sembrerà a Lei, ma non è questa la democrazia, questo sarebbe solo il “minimo sindacale” di democrazia, è la versione, cerchiobottista e “moderna”, della democrazia

modica quantità
anche Fini prova l’amaro calice che sempre tocca al suo capo: essere frainteso
l’abolizione della “modica quantità” è infatti da riferisi allasatira, non allacoca

[mi associo]
Eugenio Scalfari, da L’ITALIA IN GUERRA SENZA SAPERLO: «Alcuni dei quali [i terzisti nostrani] finalmente hanno ammesso che tutte le loro previsioni sulla guerra erano sbagliate ma che comunque non c’era altro da fare. Come si vede è un modo di ragionare che non sai se definire sciocco o impudente. Altro da fare c’era eccome e fu più e più volte suggerito. Comunque prendiamo atto che gli errori cominciano ad essere chiamati errori: è già un progresso.»