personale

mio figlio ha 24 anni

c’è stato un periodo pochi anni fa in cui, come capita a tanti giovani che fanno fatica, e come non potrebbero, a orientarsi nel mondo di noi “adulti”, ha pensato che la vita militare potesse essere la sua soluzione

il momento è passato, quella scelta non l’ha fatta

so che “sono tutti nostri figli”, ma per me oggi Matteo lo è un po’ di più, scusate

senza vergogna

21.59 – BERLUSCONI IN CONTATTO CON L’OSPEDALE DI NASSIRIYA. Da Milano, dove sta partecipando ai festeggiamenti per lo scudetto del Milan, il premier dice di aver “parlato personalmente con l’ ospedale, e tutti i miei collaboratori mi tengono informato, di minuto in minuto, sull’ evolversi della situazione”.

e pure senza cervello

la petite difference

“(…) appare lo stesso abissale la differenza di comportamento, e di stile tra il primo ministro britannico e un altro premier. Entrambi appartengono alla schiera, sempre più triste e ristretta, degli alleati di Bush. Mentre il primo, però, si batte alla Camera dei Comuni, descritto dai cronisti con la fronte imperlata di sudore, i lineamenti contratti, il fiato corto, sicuramente angosciato dal peso degli eventi, l’altro si prepara a presenziare alla festa per lo scudetto del Milan.”

[Antonio Padellaro, L’Unità di carta]

…rispondere è cortesia

Frattini: “resteremo solo se gli iracheni ci vogliono”

ma … e chiedere prima di andarci?

speranze globali

la globalizzazione, dicono, “ci tocca”

non è che allora potremmo avere Blair a rispondere al nostro Parlamento e a noi cittadini italiani sulle torture in Iraq, dato che il nano liftato si nega?

e, almeno finchè vigono certe teorie unilateral-neoco(io)ne, non è che potrebbero sentire anche il nostro parere prima di eleggere il prossimo presidente USA?

non so se anche voi vi siete chiesti…

…cosa fosse successo fra il 16 aprile, data di insediamento del neoeletto Zapatero, giorno in cui ancora pubblicamente fissava nel 30 giugno la data per il ritiro delle truppe spagnole dall’Iraq, e il 18 aprile, quando, neanche 72 ore dopo, improvvisamente e inaspettatamente ne annunciava invece il ritiro immediato

personalmente, ero arrivata alla conclusione che l’unico evento foriero di una tale vistosa differenza fosse l’aver assunto ufficialmente l’incarico, e con esso ogni informazione dovuta a un capo di governo da comandi militari e d’intelligence, e mi chiedevo, al di là del dramma della guerra sotto gli occhi di tutti, di quali segreti fosse divenuto il preoccupato depositario, tali da fargli sembrare intollerabile il rischio di altri 50 giorni di corresponsabilità

adesso lo so

cuore di tenebra
Vittorio Zucconi: «Così, nella certezza della propria indiscussa superiorità morale, il buio avanza, squarciato ormai solo da lampi di verità elettronica che attestano ogni giorno la sconfitta d’ogni civiltà.»

botte piena, con quel che segue

pare che la teoria prevalente fra i neoconi nostrani (Ferrara, Giannino, il mitico Natoli, elenco indicativo e non esaustivo) sia: è la guerra, baby

ma non era esattamente quello che dicevamo noi, che guerra non volevamo?

il mondo alla rovescia
Vittorio Zucconi: «Quattordici mesi di guerra spacciata per missione compiuta, 877 soldati della coalizione uccisi, pretesti per l´invasione dissolti nel nulla, 9mila civili iracheni morti, 150 miliardi di dollari del tesoro pubblico già bruciati, ora la catastrofe morale e propagandistica delle torture, e la risposta del capo è una carezza al volto pubblico e più simbolico della guerra, la affermazione che tutto va secondo i piani. »
dio li fa e poi li accoppia