[comunicazione di servizio] l’aeroplanino della legalità, nella versione precedente, creava problemi di visualizzazione a Mozilla, Netscape e Opera: spero questa versione sia compatibile e invito a segnalarmi eventuali ulteriori problemi

[grazie a Giulio_Zu per la segnalazione]

gioco dell’oca

grazie a Diario la versione “legittimo sospetto” del vecchio gioco: potete aprirla e stamparla tutta intera, se avete una stampante A3, da QUI, oppure in A4 la parte destra e quella sinistra

[legittimo sospetto giorno per giorno] Oggi l’epilogo alla Camera. Da domani l’attesa delle mosse di Ciampi: anche solo i tempi della firma potranno avere significato. L’elenco delle iniziative dei girotondi per oggi QUI

la punta dell’iceberg

il senso diffuso della democrazia è un elemento importante della sostanziale democraticità di un paese, il qualunquismo invece ne è la negazione, e i nostri rappresentanti politici hanno la precisa, e purtroppo disattesa, responsabilità pre-politica di far sì che i propri comportamenti siano un esempio virtuoso

che il “pianismo” sia l’unica pratica bipartisan sopravvissuta in questa legislatura dello scontro frontale è solo la punta dell’iceberg: lo spettacolo indecoroso di un’aula praticamente deserta durante il dibattito sul terremoto è se possibile anche peggio

alla società civile, ai movimenti, giro la proposta di uno dei “friends” di questo sito: incalziamo (e controlliamo) affinchè l’opposizione svolga con diligenza almeno il “minimo sindacale” del proprio impegno, la presenza in aula

sensibilità

il sindaco di S. Giuliano esce dal riserbo del suo dolore per chiedere al governo di ricostruire il suo paese, e non costruirne uno nuovo come ventilato ieri da B.

perchè casa e paese hanno significati ben diversi per la gente comune da quelli che può capire un palazzinaro, sia pure di lusso

cosa intendiamo per democrazia?

le democrazie consolidate sono nate da un processo storico che viene da molto lontano e, pur non essendo tutte uguali fra di loro, condividono una serie di principi e di regole che non sono solo il suffragio universale e le libere elezioni

alla caduta del muro di Berlino tutti questi paesi democratici si sono precipitati a dare patenti di democraticità a quelli ex-comunisti sulla scorta spesso di quei due soli requisiti, lo stesso si è fatto e si fa per i paesi del terzo mondo che se ne dotano, con motivazioni in parte anche valide e che comunque qui non interessano

tale operazione ha però portato, nei paesi a democrazia consolidata, all’impoverimento dell’uso del termine anche a fini interni, tendenza assecondata e agevolata da governanti che ne vedono un chiaro e immediato tornaconto personale, da cui il fiorire di populismi più o meno vittoriosi a seconda della maggiore o minore solidità delle regole democratiche interne e della più o meno diffusa consapevolezza dei loro popoli

in questo io vedo un pericolo, grave in Italia in questo momento, ma incombente anche in altri paesi e, sia pur con percorsi diversi, anche in un paese così determinante per gli equilibri mondiali come gli USA

Vittorio Zucconi, in un reportage sulle elezioni di middle-term per Repubblica, ne da appunto un quadro preoccupante: «Sarà un successo storico se, domani, nella prima elezione dopo l’11 settembre in questa nazione che si propone come esportatrice di democrazia nel mondo anche a colpi di cannone, andrà a votare il 35 per cento degli elettori e, cifra agghiacciante, il 18 per cento dei giovani sotto i 30 anni.»

forse sarebbe tempo di scolpire su pietra una qualche FAQ sulla democrazia, quella piena

incredibile ma vero 2

al termine del consiglio dei ministri straordinario di oggi un B. apparentemente più pensoso del solito, spara invece il solito vaniloquio privo di concretezza e pure di senso comune: dopo aver auspicato la ricostruzione rapida, in 24 mesi, di S. Giuliano, si spinge nel dettaglio, fantasticando di un nuovo paese “nel verde”, con “le auto da una parte e i pedoni e le biciclette dall’altra”, le case nuove costruite sfruttando le potenzialità della domotica

una perfetta Milano 4, scordando o magari non sapendo, che San Giuliano fa sì e no 1200 abitanti, che in campagna ci sta già, e che i suoi problemi di traffico sono sicuramente quelli di collegamento col resto del mondo, più che quelli interni e scordando infine che da ricostruire non c’è solo S. Giuliano

quanto alla domotica, essendo ignorante, sulle prime ho ipotizzato che domotica fosse un nuovo tipo, particolarmente efficiente e rapido da realizzare, di prefabbricato, salvo scoprire (scopritelo anche voi) che significa invece la nuova casa intelligente, computerizzata, insomma quella dei film di fantascienza

mi auguro davvero, per S. Giuliano e per gli altri paesi colpiti, che questo si dimostri il più efficiente governo mai visto in Italia e che fra 24 mesi tutti possano riavere una casa, anche se dovessero continuare ad accendere le luci e gli elettrodomestici con gli interruttori anzichè a voce, ma con certe premesse….

incredibile ma vero 1

venerdì sera avevo assistito, nel corso di un qualche Tg, all’intervista al Ministro Lunardi a proposito del terremoto, ma avevo creduto (o sperato) di aver capito male, invece L’Unità di oggi conferma la dichiarazione

testualmente: “perchè un comune venga inserito nella mappa di quelli a rischio sismico, occorre che un terremoto si sia verificato”

certo, il ministro è esperto in buchi, mica gli si può chiedere anche competenza su mafia o, peggio, su salvaguardia del territorio e prevenzione dei disastri

sabato sera

il sabato sera televisivo è sempre stato, da che mi ricordi, la fiera del varietà su tutte le reti pubbliche e private, con le ammiraglie impegnate in maxi-produzioni più o meno riuscite e le altre reti impegnate a non disturbare i manovratori

per chi, come me, non riesce a guardare neppure il miglior prodotto del genere e non ha voglia di sorbirsi film di terza categoria, una serata da dedicare ad altro

dalla ripresa autunnale dei programmi però ho finalmente un’alternativa e me la offre La7 con L’Infedele di Gad Lerner e con L’altra storia a seguire: entrambi i programmi risentono della scarsezza di mezzi della piccola e affossata Tv, ma generosamente tentano di proporre una vera e coraggiosa controprogrammazione

merita anche una menzione d’onore il Tg di La7 sulla vicenda terremoto: serio, misurato, badando al sodo ha dato parecchie lezioni di buon giornalismo a tutti gli altri evitando la funerea vaghezza alla Giorgino, le inutili, ripetitive e, diciamolo, facili interviste agli sfollati, utilizzando per primo, con un’ottimo e citato rapporto di collaborazione, le immagini girate dalle piccole Tv locali (le più efficaci e tempestive, in seguito passate anche alla Rai) evitando tutte quelle a troppo alto impatto emotivo, andando a scovare e intervistando il progettista delle ultime modifiche alla scuola crollata, infine, last but not least, riuscendo nelle varie edizioni a non dimenticare e oscurare quanto altro di importante e significativo ha continuato a succedere in Italia e nel mondo

chapeau

[legittimo sospetto giorno per giorno]

i girotondi invitano ad organizzare il 5 novembre, giorno che quasi certamente vedrà l’approvazione definitiva della Cirami, manifestazioni d’informazione ai cittadini davanti ai Comuni delle nostre città

il materiale necessario ad organizzare volantinaggio e fogli informativi si trova QUI