bambole, non c’è una lira! (Tino Scotti, 1977 – Giulio Tremonti, 2002)

il Tg3 c’informa stasera che nella finanziaria non c’è una lira per lavori di adeguamento della tratta ferroviaria Palermo-Messina, quella sulla quale è avvenuto il disastro di Rometta Marea, non c’è una lira per la messa in sicurezza delle scuole, di nessuna scuola, non c’è una lira nemmeno per la ricostruzione delle zone terremotate del Molise, quelle che, B. ha auspicato e Pisanu ha assicurato in parlamento, dovranno essere ricostruite entro 24 mesi

in compenso sono previsti contributi per i decoder

misteri italiani

all’elenco dei misteri italiani non si è aggiunto un nuovo capitolo Firenze e si tira un sospiro di sollievo, anche perchè quell’elenco è già tanto lungo da far fatica a ricordali tutti

il giornalista e inviato del Tg1 Pino Scaccia, nel suo sito, ne tiene un almanacco aggiornato [seguire i link “misteri & segreti” e “almanacco”]

sul suo blog si trovano commenti dalla rete sul social forum europeo di Firenze

piccoli fans crescono

Fenomeno Tvemonti si dimostra il più volonteroso allievo, anche se forse non più tanto amato, del “grande comunicatore”

oggi alla camera, testualmente: «L’ora della storia sta per battere di nuovo sull’orologio del mezzogiorno», frase mutuata dall’Enciclopedia Italiana del 1934 (XIImo e. f.)

ovvero: se devi sparare una balla, tanto vale che sia grossa

il giorno dopo

merita di essere riletto oggi l’insulto ai fiorentini di Oriana Fallaci, classe 1930, fiorentina

merita di essere letta la mail che ho ricevuto da un amico, classe 1926, genovese:

«Non so se avete visto l’Unità di oggi [venerdì]. A pagina 6 c’è una foto. Un gruppo di giovani durante i lavori di una sessione di ieri del Social Forum. L’ho guardata e riguardata. Dovevo dire a qualcuno le mie impressioni. Ho cercato Lorenzo [il nipote ventenne], ma non c’era. Così sono a voi. Ecco, mi sono detto, i barbari della Fallaci, “le false colombe pacifiste”; che Firenze si metta il lutto, che si rintani impaurita! Mi spiace se non l’avete vista. Vale per me più di tutte le risposte alla Fallaci. La riguardo ora: sguardi intensi, concentrati: ragazzi e ragazze. Sembra non vogliano perdere una parola. Una foto che vale cento articoli, favorevoli o accusatori sull’incontro. E’ la risposta da mandare alla Fallaci, a Zeffirelli e a tutti gli uccelli del malaugurio. Ora sono più contento ripensando alla presenza a Genova per il G8 di Lorenzo e i suoi amici. Terrò questa pagina per farvela vedere. Hurrà per Sansonetti quando scrive: “Per noi giornalisti e per molti opinionisti è stato un brusco risveglio. Non possiamo più parlare dei tumulti, delle minacce di tumulti…..” “Erano argomenti facili…. Adesso si fatica……Per capirci qualcosa bisogna saper, ad esempio, cosa sono gli accordi Gats…….come funzionano la Banca Mondiale, il Wto, i bilanci degli stati, ecc.ecc.”

Terza e ultima considerazione.: auguriamoci che possano questi giovani contare nella formulazione della nuova Costituzione europea.»

che aggiungere? forse solo che un’altra terza età è possibile

[cronache di bananas]

• alcuni commercianti del centro di Firenze, intervistati, denunciano pressioni al limite dell’intimidazione da parte di associazioni di categoria e colleghi per farli partecipare alla serrata durante Social Forum; non ne sapete nulla? le interviste sono dei giornalisti di La7, la notizia non è stata ripresa da nessun Tg o Gr Rai

• pur avendo assistito solo agli ultimi 10 minuti del nuovo programma di “approfondimento” di Rai2 Excalibur (l’anti-Sciuscià?), condotto da Antonio Socci, ho fatto in tempo a scoprire che chiunque abbia mai sfilato dietro una bandiera rossa o con l’immagine del Che è direttamente corresponsabile del genocidio di vietnamiti e cambogiani, nonchè dei morti per fame in Corea del Nord: per aver persino indossato magliette col Che saremo deferiti per crimini contro l’umanità al tribunale dell’Aja?

• B. in conferenza stampa chiama per nome, con qualche affanno e leggendo gli appunti (purtroppo non tutti si chiamano Jacques), gli illustri ospiti francesi e si dichiara perfettamente d’accordo con loro sulla necessità che la risoluzione ONU sull’Iraq non contenga alcun meccanismo che porti automaticamente alla guerra; il che non gli impedisce di essere contemporaneamente e perfettamente d’accordo anche con Bush; qualcuno deve avergli detto che liberismo equivale a flessibilità, senza chiarirgliene il contesto, e lui si sente un grande statista liberista

ultimo atto

Ciampi ha firmato la Cirami due giorni dopo l’approvazione, 28 giorni prima del termine ultimo disponibile

nonostante abbia firmato anch’io l’appello alla non promulgazione di questa legge vergognosa, ho sempre avuto comprensione per le difficoltà istituzionali nelle quali il presidente si dibatte, senza un’alternativa politica in parlamento, senza un’opposizione in grado di presentarsi efficacemente ad elezioni anticipate, insomma col rischio concreto di uno stallo politico inestricabile

ma santo cielo: aspettare qualche giorno ancora per marcare almeno una differenza era proprio impraticabile?

sull’ultima vergogna di questa legge, leggete il barista

[tolgo da questo momento l’aeroplanino della legalità, vederlo ancora mi sarebbe insopportabile]

RU486

nel dibattito, a volte francamente disgustoso, sulla sperimentazione della “pillola abortiva” sottoscrivo quasi ogni singola parola scritta da Elena Loewenthal sulla Stampa

[informazione, il mio personale osservatorio]

dal Gr1 delle 8,00 – “la manifestazione [a Camp Darby] si è invece trasformata in una scampagnata pacifica e festosa”

invece? trasformata? vergogna!

mala tempora

ieri sera su Rai3 seconda puntata del nuovo programma di Corrado Guzzanti, a seguire il servizio di Rai Educational su El Alamein che aveva sollevato le proteste del ministro(?) Gasparri per l’immagine di pressapochismo, indifferenza alle sofferenze e generale pochezza dell’Italia fascista che si evince dai racconti dei reduci intervistati

il programma di Guzzanti ha avuto un singolare svolgimento: interrompendo addirittura i titoli di testa, è iniziato un pseudo-documentario (sulla falsariga di “La Storia”) dal titolo “La Super Storia” con un’improbabile ricostruzione del caso Moro, che avrebbe avuto come mandante un Gramsci presidente del consiglio complici Ciano e Bufalini, insomma un esasperato esempio di revisionismo storico; al termine e senza soluzione di continuità sono partiti pubblicità e servizio su El Alamein

la mia prima, istintiva, ipotesi: che fosse stato censurato il programma

solo poi, e solo ricordando la polemica di Gasparri, ho invece sospettato che l’evento fosse voluto, come confermato stamattina da un trafiletto su Repubblica, che riferisce anche delle numerose telefonate ricevute da spettatori come me preoccupati

provocazione perfettamente riuscita, quindi, grazie al clima di “legittimo sospetto” nel quale vive la Tv pubblica