Perugia? no grazie
Sebastiano Messina su Repubblica: «Panico nella sede del tour operator di Cesare Previti. L’inattesa condanna a 24 anni di Giulio Andreotti ha provocato la cancellazione di tutte le prenotazioni negli alberghi della città da parte dell’imputato, dei luoi legali, dei suoi testimoni e dei suoi amici parlamentari (in tutto 317 doppie, 26 singole e 23 appartamenti, più una suite Ambassador con Jacuzzi, sauna e pianoforte per il senatore Cirami). Quella che fino a domenica era una meta giudiziariamente davvero trendy, adesso ha per Previti la stessa attrattiva che ha Santa Venerina per un claustrofobico allergico alla cenere lavica.
Non solo, ma la sentenza della Corte Costituzionale che dà torto ai legali dell’illustre imputato – ah, questi giudici romani: non sono più quelli di una volta – fa venire il dubbio che insieme alla gita a Perugia salti anche l’escursione a Brescia. Si insinua insomma il dubbio che il legittimo sospetto non basti, per rilanciare il turismo giudiziario. Perciò si pensa ad altri incentivi: tra le ipotesi sul tappeto, la rottamazione dei magistrati non catalizzati, i viaggi premio a Cuba (sette anni tutto compreso) per i pm di sinistra, la privatizzazione delle procure e l’introduzione di un numero verde per prenotare comodamente da casa il giudice preferito.»
riforma della giustizia
dopo la sentenza Andreotti sembra aprirsi di nuovo un colloquio bipartisan sulla riforma della giustizia, e ben venga che il bisogno c’era, ed era evidente, ben prima di quella sentenza e di tutti i processi ai potenti degli anni novanta
farlo con questo governo, il centrosinistra lo sa, rappresenta dei rischi che devono essere evitati, come dev’essere evitata un’eccessiva attenzione bipartisan, questa mai morta, sempre e solo per i reati dei colletti bianchi e per gli imputati eccellenti
e una volta tanto…
…citiamo Libero: “Ieri a Montecitorio, a dibattere di detenuti, gesti di clemenza e situazione generale della giustizia, c’erano nove deputati. Nove su più di seicento. L’ordine del giorno recitava: discussione generale sulla proposta di legge Boato, quella che vorrebbe abbassare il quorum per l’approvazione delle leggi di amnistia e indulto. Ma in aula sedevano otto deputati (tutti gli iscritti a parlare) più il Sottosegretario ai rapporti col Parlamento, Cosimo Ventucci. Ad un certo punto si sono aggiunti Gianclaudio Bressa (Margherita) e Filippo Mancuso, che hanno parlato a titolo personale. Totale: undici.”
certe questioni, si sa, si decidono nelle segreterie dei partiti e non in aula purtroppo, però chi lamenta, a ragione, che i comportamenti del governo svuotano la funzione del parlamento dovrebbe stare più attento anche ai propri
[grazie a Mitì]
[informazione, il mio personale osservatorio]
la decisione della corte costituzionale vista da:
Studio Aperto delle 12:00 – La consulta respinge il ricorso della cassazione. Nessun effetto sui processi in corso perchè il parlamento ha provveduto a riempire il vuoto legislativo [con ogni evidenza la consulta ha invece stabilito che non esisteva alcun vuoto legislativo]
Tg2 delle 13:00 – Scontro cassazione-consulta [nessuno scontro è possibile, non essendo richiesta alla cassazione alcuna competenza in materia, ed essendo la consulta l’unico organo competente]
se vuoi/puoi aiutarmi a integrare questo elenco, anche con quanto scritto sui quotidiani, scrivimi
tutte balle
ricordate la Cirami? ricordate che secondo la cdl la mancanza del legittimo sospetto era incostituzionale? e ricordate che si era voluta approvare a tutti i costi prima della sentenza della corte costituzionale chiamata in causa dalla cassazione? contavano, i bugiardi, sul silenzio della corte una volta approvata la legge
così non è stato: la corte costituzionale ha restituito gli atti alla cassazione non per intervenuta modifica della normativa, ma per “difetto di rilevanza costituzionale”
come a dire che la norma prima era costituzionale: e adesso, invece?
classi dirigenti
alla scuola di Forza Italia, quella il cui fine dichiarato è formare i giovani politici a diventare la nuova classe dirigente, la stessa in cui Badget Bozzo ha preannunciato l’abolizione del 25 aprile come festa dello stato e la sua sostituzione col 4 novembre, ha tenuto lezione anche Paolo Bonaiuti, portavoce di B., sui problemi della comunicazione politica
le sue raccomandazioni: linguaggio semplice, niente politichese e soprattutto niente “latinorum”, leggere tutti i giorni almeno un giornale, meglio due, prestare attenzione anche ai telegiornali, essere entusiasti
non essendo Bonaiuti uno sprovveduto, si deve ritenere che conosca i suoi polli: politici a cui bisogna insegnare a “leggere almeno un giornale al giorno”
una vera classe dirigente
chi l’ha detto?
a proposito della condanna ad Andreotti, hanno detto:
a) Ho sempre creduto nella giustizia e continuo a crederci, anche se questa sera faccio fatica ad accettare una tale assurdità
b) Questa condanna è l´ultimo stadio di un teorema giudiziario attraverso il quale settori politicizzati della magistratura hanno cercato di cambiare il corso della politica democratica e cercano di riscrivere la storia d´Italia
quale è attribuibile al condannato? e quale alla preoccupazione di un’alta carica istituzionale?
sovversivi: quelli di Roma
eravamo proprio tanti alla manifestazione di ieri, tutti sovversivi, molti se l’erano appesa al petto in pubblica autodenuncia quella parola, tanti i cobas, tanti quelli di rifondazione, Curzi & pipa in testa, tanti della sinistra giovanile, tanti anche, con mio grande piacere, i non più giovani e i “senza bandiera”, chiudeva il corteo la pattuglia dei girotondini Moretti in testa, ed è stato un bel vedere
un’immagine: lo striscione dipinto e inneggiante alla liberazione di arrestati e chi lo porta che spiega a tutti come quello striscione certe manifestazioni le ha viste tutte, a cominciare da quelle per Valpreda
[cronache di bananas]
mentre in Rai presidente e direttore generale si sciacquano la bocca quotidianamente con pluralismo e libertà d’informazione, predicando bene e razzolando malissimo, mentre a mediaset stanno tutti come topi nel formaggio e ben attenti a non disturbare i manovratori rai che lavorano per loro, mentre tutti i media, questo compreso, dibattono sull’informazione con assai scarso costrutto, l’unico serio esperimento di rottura dello status quo televisivo, quello di La7, viene soffocato programmaticamente nella generale indifferenza
ecco cosa racconta dall’interno Tiziana Nicolini
anche l’ONU preoccupata dalla Cirami: da Repubblica
Socci fa flop: la seconda puntata di Excalibur perde ottocentomila spettatori; l’accorto Saccà, quello che ha fatto fuori Il Fatto e Sciuscià con pretese motivazioni di audience, dichiara che il programma avrà “vita eterna, perché sono certo che andrà bene”
magari andrebbe meglio in altra fascia oraria, intorno a mezzanotte come protestantesimo, appunto
[piazza esedra, 15.30] si marcano ogni giorno di piu’ le differenze tra attuale governo e governi precedenti -qualsiasi colore qualsiasi lato del parlamento-: in precedenza le sorprese giudiziarie convocazioni in correita’ e imputazioni scaturivano da dichiarazioni di pentiti (?) anche e volentieri quando prive di prove o banalmente negoziate secondo la migliore tradizione italico-investigativa; oggi del tutto in linea con la supponenza e l’arroganza di un governo di arroganti supponenti che ignorano contraddittorio e confronto reputandoli segni della famigerata cultura consociativa comunista scatta automaticamente la manetta con deduzione nelle patrie galere in base a investigazioni delle quali render conto e’ quasi imbarazzante.
Anna Curcio (arrestata ieri) racconta al telefono che è in viaggio per Genova dove lavorerà «… a un progetto di comunicazione con delle radio indipendenti che trasmetteranno in rete sul sito www.radiogap.net». “… Gap – scrive il pubblico ministero – Gap, come la formazione eversiva ideata da Giangiacomo Feltrinelli che operava per propagandare in Italia e in Europa, i fondamenti strategici e i principi organizzativi della guerriglia urbana”. “Per il pm – annota il giudice delle indagini – il ricorso a tale sigla per denominare la radio operante a Genova durante il G8, non può essere casuale, ma voluto da persone ben informate sui trascorsi eversivi e che accarezzano l´idea di sfruttare la forma ‘anomica´ del movimento antiglobalizzazione per riattualizzare la lotta armata storicamente fallita” (pag. 128 dell´ordinanza del gip).[Giuseppe D’Avanzo su Repubblica di oggi]
[con melba stamattina ci chiedevamo che c’entrasse la procura di cosenza con le indagini sui fatti di napoli e genova. scopro nello stesso articolo di cui sopra che il laborioso lavoro dei ros condensato in un dossier di 980 pagine e’ stato presentato prima ai pm di genova che lo hanno trovato inutilizzabile poi a quelli di torino con il medesimo risultato poi a quelli di napoli che ugualmente trovano che dal punto penale il dossier sia fuffa e infine tentano con cosenza, e a cosenza il pubblico ministero fiordalisi si convince delle buone ragioni dei ros]